La breve caiera teatrale di due fratelli Tallone nel periodo della Grande Guerra: Cesarino (Cesare Augusto Tallone) e Madino (Alberto Tallone)

Di Gigliola Tallone, 2024.

 Una lontana e poco conosciuta passione per il teatro dei due fratelli Tallone merita di essere ricordata. Da affezionata nipote, annoto che quell’esperienza recitativa giovanile non scomparve, ma perdurò nella particolare dote di affabulazione dei due fratelli…

Firenze, Cesarino attore e apirante poeta 

Disegno di Zigmunt Perkowicz, "Cesarino mentre declama" 1915 

Ancor prima della guerra, il nostro Cesarino aveva studiato recitazione con Ofelia Mazzoni e col lontano ma affezionatissimo parente dei Tallone, l’attore drammatico Alessandro Cambiè. Alla prima operazione militare, conquistata la posizione del monte Sei Busi, sopravvive miracolosamente al suo plotone falciato per un tragico errore dal fuoco amico proveniente dalla zona di Duino. Dimesso l’agosto del 1915 dall’ospedale militare di Ravenna, ricoverato con sospetto di colera, Cesarino trascorse una breve vacanza “botanica” nella tenuta “Granvigna”, fondo nei pressi di Almese, dimora estiva degli Albano, antichi amici della famiglia Tallone. Sostituisce, con molto sudore e buona volontà, le braccia dei contadini chiamati alla guerra, insieme all’amico polacco Zygmunt Perkowicz, poeta, pittore, filosofo, violinista, esule dalla Russia e accolto come un figlio in casa Tallone. L’autunno del 1915 si reca a Firenze, ospite della zia materna Virginia Tango Piatti, intellettuale pacifista, giornalista e scrittrice. Cesarino ha aspirazioni di poeta, stringendo amicizia con gli artisti amici della zia, in particolare con Raffaello Franchi, e frequenta Dino Campana e Sibilla Aleramo, grande amica della famiglia Tallone. Intraprende la carriera di attore debuttando nella compagnia di Annibale Ninchi nella parte di Barbarello, con la tournée del Piccolo Santo di Roberto Bracco, lontano parente e intimo amico della zia. Pur avendo ottime qualità, la recitazione non era il suo destino. Il suo destino sarà la musica. Per sua ammissione, viene stregato dalla musica ascoltando un concerto al Lyceum Femminile di Firenze accompagnato dalla zia, ottima pianista. Nel suo libro dice di essere stato rapito dalla musica di Debussy, nel concerto del maestro Pietro Montani. La sua lunga e splendida carriera di liutaio e accordatore lo porterà ad essere il primo costruttore italiano del pianoforte a gran coda.

Madino attore

Madino in costume, recital per i soldati con Paola Borboni. 1916 

 Non avendo raggiunto l’età come i suoi fratelli per partecipare alla guerra, Madino, appassionato di teatro, sarà impegnato in piccole parti con Paola Borboni, nelle recite per l’esercito. La breve esperienza si conclude a fine guerra
La sua passione per i testi antichi inizia nel 1926, quando insieme ai fratelli Ermanno e Teresa, moglie del critico d’arte Enrico Somarè, collaborano all’andamento della Galleria Libreria di via Croce Rossa 6 a Milano, sovvenzionata dal Senatore Gaspare Gussoni
Nel 1928 Somarè si trasferisce e lo stesso anno Alberto Tallone apre la Bottega Antiquaria con Walter Toscanini nella “Maison Rustique”, il nome che la madre Eleonora aveva dato alla casa appena scoperta nel giardino interno di via Borgonuovo 2, dove la numerosa famiglia abitava e il padre Cesare aveva lo studio di pittura
La casa, il chiostro dell’ex convento di Sant’Erasmo, abbandonata e bisognosa di molti restauri ma immersa in uno splendido giardino, fu subito scelta come sede duratura della numerosa famiglia dal 1907, con il recapito di via Borgonuovo 8
Il 1930 e 1931 sono anni di transizione per Madino “Libraio Commissionario” che si sposta più volte da Milano a Parigi, tenendo informata l’amica Sibilla Aleramo dei rapporti con gli amici da lei presentati e delle esposizioni libraie nazionali e internazionali
La svolta decisiva della vita di Alberto Tallone viene sempre dall’aiuto della cara amica di famiglia Sibilla Aleramo, che lo raccomanda al maître imprimeur Maurice Darantière, e Madino si trasferisce definitivamente a Parigi dal 1932, dove ha inizio il suo apprendistato e la sua proficua collaborazione
Il 1938 riceve i torchi e i piombi da Darantière e inaugura la sua stamperia nel quartiere del Marais al piano terreno dell’Hôtel de Sagonne, in rue de Tournelle 28
Trasferitosi ad Alpignano il 1957 vi costruì la casa per la sua famiglia e un'officina con i banchi di caratteri mobili e i torchi
È nota la brillante carriera a Parigi e poi in Italia, coronata di elogi e successi
Ma cosa potevano importare a Tallone gloria ed onori, quando aveva la stima e l’amicizia di D’Annunzio, Valery, Ungaretti, Palazzeschi, Neruda, del Nunzio Apostolico di Parigi Roncalli, che corresse personalmente le bozze dell’“Imitazione di Cristo” di Tommaso da Kempis? Più notizie nelle “BIOGRAFIE” del sito e nel libro “Gigliola Tallone, Virginia Tango Piatti “Agar”. Una vita per la pace, Transfinito 1910”.