Cesare Tallone
Biografia
di Gigliola Tallone
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La gioventù
-INTRODUZIONE
-LA GIOVENTU'
-L'ISCRIZIONE A BRERA
-LA FAMIGLIA ARTISTICA
-I PRIMI RICONOSCIMENTI
-ESPOSIZIONE DI ROMA E GLI INIZI DELLA CARRIERA
-LA NOMINA A CARRARA, L'INSEGNAMENTO, ATTIVITA' E NOTE SALIENTI DAL 1884 AL 1891
-CESARE TALLONE E L’ALLIEVO GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO
-ATTIVITA’ E NOTE SALIENTI DAL 1891 AL 1898
-LA NOMINA A BRERA E INCARICHI ACCADEMICI
-MILANO E GLI ALLIEVI FUTURISTI
-LA FAMIGLIA , GLI AMICI E LA MAISON RUSTIQUE
-LA MOGLIE ELEONORA TANGO TALLONE
-ATTIVITA’ DAL 1900 AL 1919 PREMI, INCARICHI ACCADEMICI E NOTE SALIENTI
-EREDITA’ SPIRITUALE DI CESARE TALLONE - LA CRITICA POSTUMA
-I FIGLI
-ARCHIVIO TALLONE
Cesare Tallone nasce a Savona l’11 agosto 1853.

Il padre, Pietro Domenico Tallone nasce a Pinerolo da genitori pinerolesi il 24 settembre 1816. Sposa Teresa Macario di Alessandria il 6 luglio 1946. Nel 1948 partecipa alla I Guerra d’Indipendenza. Il 5 febbraio 1850 nasce la primogenita Palmira Carlotta. Nel 1852, sottotenente e aiutante di Piazza a Casale, viene trasferito a Savona e promosso tenente col ruolo di luogotenente dello stato maggiore della Reclusione Militare. Qui nasce il solo figlio maschio Cesare Vittore Luigi l’11 agosto del 1853, battezzato nella Cattedrale Basilica di Savona, dove sarà battezzata anche Maria Giuseppina Natalina, il giorno di natale del 1855. Pietro Tallone, nominato Capitano il 24 giugno 1859 durante la campagna della II guerra d’Indipendenza, nel 1860 viene trasferito a Parma col ruolo di Capitano Relatore del Consiglio di Amministrazione del Real Collegio Militare (ex Palazzo Ducale).
Nel Real Palazzo del Giardino Demaniale nasce l’ultimogenita Linda Maria Greca Giuseppa, il 2 marzo 1861. Pietro muore, dopo l’intervento del chirurgo militare, l’11 giugno 1863, all’età di 47 anni.
Rimasto orfano del padre a 10 anni, Cesare tra il 1863 e il 1864 si trasferisce ad Alessandria con la famiglia.

La sua precocissima predisposizione al disegno lo porta alla bottega del pittore Pietro Sassi, prima come garzone e poi come aiuto, intorno ai 12 anni.
Apprende la tecnica del fresco, decorando al seguito del Sassi ville e palazzi, nel Savonese e Alessandrino. Cesare, infaticabile e generoso,fin da giovanissimo, assume la responsabilita’ di capo famiglia per aiutare la madre e le tre sorelle. Per arrotondare il salario di apprendista, esegue i suoi primi ritratti.
Con passione insegue il suo sogno:diventare pittore.
La sua pur forte tempra e’ debilitata dai sacrifici, gli itinerari a piedi o dorso di mulo, le lunghe assenze da casa e i rigidi inverni che trasformano i saloni da decorare in ghiacciaie. Ma la causa che lo fa ammalare e cadere in uno stato di prostrazione e’ la consapevolezza di avere la tempra per studi accademici e il bisogno di allargare gli orizzonti e frequentare l’ambiente artistico, mentre assolutamente insufficiente allo scopo e’ la situazione economica familiare .
L’industriale Boratto , affascinato dal suo precoce talento e intenerito per la sua disperazione, insieme ad altri concittadini si fa promotore presso il Municipio di Alessandria, affinchè vengano sostenuti gli studi d’arte del giovane Cesare.